Insegnare al cane il RICHIAMO

È importante che il cane abbia i suoi spazi e non diventi un soldatino al vostro servizio, ma il richiamo è fondamentale che sia ben appreso, perché è uno dei principali strumenti con cui potete salvaguardarlo dai pericoli. Quindi è vostro dovere instaurare un buon rapporto con lui, così che colleghi il nostro richiamo a qualcosa di positivo. Anche per questo è sbagliato e controproducente picchiare o sgridare il cane che, dopo vari minuti (se non decine o più) di "finta sordità" decide di tornare da noi. In qualsiasi caso il suo ritorno va premiato (lodi, bocconcini…).

ATTREZZATURA: munirsi di pettorina, lunghina e bocconcini (in molti casi carezze, pallina o altri giochi possono essere validi sostituti dei bocconcini).

 

ESERCIZIO:

  1. inizialmente recatevi in un parco il più possibile privo di stimoli esterni, con una zona recintata per evitare che in caso di errori il cane fugga. Anche per questo è essenziale, almeno le prime volte, provare con un esperto al nostro fianco
  2. camminate con la lunghina agganciata al cane, senza tenerla in mano, ma lasciandola a terra e controllando che sia sempre possibile afferrarla
  3. aspetterete che il cane venga casualmente verso di voi e rinforzerete l'azione dicendo il suo nome ed un secco VIENI, come se glie lo aveste chiesto voi. Se non dovesse venire o si dovesse fermare potete agevolare la cosa con la lunghina, tirandolo leggermente verso di voi (senza trascinare il cane) e allentando subito, facendo così in modo che arrivi davanti alle vostre gambe
  4. premiare il vostro amico con un BRAVOOOOO, tante coccole e anche un bocconcino
  5. si deve ripetere l'esercizio varie volte, essendo così bravi da interromperlo prima che il cane si stanchi mentalmente e fisicamente
  6. è possibile togliere la lunghina quando il cane risponde sempre, anche in situazioni di stress o di forti stimoli. All'inizio, per evitare spiacevoli sorprese, è comunque essenziale provare in una zona recintata.

 

PRECAUZIONI: non allontanatevi più della lunghezza della lunghina, per poterla afferrare in caso di emergenza. Quando afferrate la lunghina lasciate un po' di gioco, perché se il cane tira rischiate un'abrasione, dovuto allo scorrimento veloce della corda nella mano.

IMPORTANTE: non abbiate fretta di anticipare i tempi; potete agevolare l'esercizio, soprattutto le prime volte, allenando il nostro amico poco prima del pasto, così sarà più recettivo in caso usiate i bocconcini come premio. Dovete aggiungere stimoli esterni (cani, bambini che giocano, gatti...) progressivamente, in modo tale che capisca che in qualsiasi caso al vostro richiamo dovrà venire da voi. Almeno le prime volte è essenziale che un educatore cinofilo vi illustri l’esercizio e poi vi dica quando invece è possibile lasciare il cane in completa libertà, per evitare che fugga (con tutta la lunghina attaccata).

DURATA: l'esercizio di solito ha la durata di vari mesi, va messo in pratica ogni volta che simulate di lasciare il cane libero e va abbinato all'esercizio il GUINZAGLIO INVISIBILEil nostro amico a 4 zampe risulterà affidabile anche con stimoli esterni, ma serve tempo e costanza prima che potrete passeggiare con il cane libero di fronte ad un gatto che fugge o ad un altro cane o dei bambini che giocano a pallone, rimanendo comunque sotto il vostro controllo. A quel punto però potrete lasciarlo libero dal guinzaglio in molte situazioni, sapendo che quello che gli avete insegnato lo farà stare libero e in sicurezza, perché potrete gestire il RICHIAMO e la distanza che c'è tra voi e lui, come un guinzaglio invisibile.

ERRORI PIÙ COMUNI: dire VIENI varie volte; andare verso il cane.


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